Ciao ragazze e bentrovate sul blog NarcISA! Oggi inauguriamo questo nuovo spazio parlando della radiofrequenza, un’apparecchiatura piuttosto diffusa nei centri estetici, che sfrutta l’azione di onde radio per trattare diverse problematiche.
Perché scegliere delle sedute di radiofrequenza dall’estetista? Come funziona e cosa ci garantisce? Scopriamolo assieme.
Cos’è?
La radiofrequenza è uno strumento che nasce per il rassodamento cutaneo; grazie allo sviluppo di calore endogeno che attraversa l’epidermide e arriva fino al derma, riesce a stimolare l’attività dei fibroblasti (cellule del tessuto connettivo) favorendo così la produzione di collagene, una proteina importante per mantenere l’elasticità dei tessuti.
Per quali tipi di inestetismi è adatta?
Possiamo dire che ci sono 3 principali impieghi adatti al lavoro con la radiofrequenza, tra cui:
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- Contrasto delle rughe (ad esempio le zampe di gallina);
- Lassità cutanea e atonia (perdita di tono di una o più aree del corpo);
- Svuotamenti (ad esempio a causa di una perdita di peso).
Molte volte la radiofrequenza viene consigliata per lavorare l’adipe e drenare i tessuti, ma a tal proposito voglio fare un doveroso chiarimento: esistono tipologie di radiofrequenza che si chiamano “tripolari” e che attraverso la focalizzazione più diretta dell’onda riescono ad arrivare in un punto preciso e profondo, più vicino alla cellula adiposa. In realtà è un lavoro di riflesso, ma non l’obiettivo per il quale è nata l’apparecchiatura.
Tra i vantaggi del trattamento, abbiamo il fatto che si tratta di una procedura non invasiva, non dolorosa e con effetti collaterali minimi.
Sia il medico estetico che l’estetista possono utilizzare la radiofrequenza, che naturalmente, come ripeto sempre, deve essere abbinata ad altri trattamenti preparatori affinchè i risultati non siano solo temporanei, ma con effetto nel tempo.
Se avete qualche curiosità che non ho chiarito nel post, scrivetemi nei commenti qui sotto.
Isa.